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martedì 26 gennaio 2010

Fretta

Attiva
Il Rivoluzionario è un contadino che vuol fare maturare i frutti col fuoco d'un fiammifero.

Contemplativa
'Quod natura relinquit imperfectum, ars perficit': vedete, la natura è come un mastro fornaio, che ha appena infornato una torta; e mentre questi si riposa giunge un bimbo impaziente e getta sul fuoco il dolce, pensando che così potrà mangiarlo prima.
L'orizzonte ci appare dritto, la terra ferma nello spazio, il lento lavoro delle ere ci pare inerzia: per vedere in lontananza bisogna imparare la pazienza.
Cos'è poi che la natura ci avrebbe lasciato d'imperfetto? Forse l'Arte è imparare a dimenticare la nostra idea di perfetto, ed iniziare a comprendere la perfezione della natura.


5 commenti:

can sboldro ha detto...

O ancora meglio, realizzare la continuità, quasi l'identità di Arte e Natura.

Ma in realtà sono due provocazioni, io stesso sono del partito della Fretta piuttosto che della Calma... magari in futuro posterò dei slogan anti-calma :P

A proposito di fretta: con domani inizia la saga delle "Storielle grottesche!"
A grande richiesta (??) invece di una al giorno ne pubblicherò due per settimana..
Sempre a grande richiesta, per attirare un pubblico più vasto, inizierò ad usare più parolacce, ed ogni post avrà una foto di una donna NUDA.

Anonimo ha detto...

Direi che il concetto di perfezione per la Natura è frutto di quel "bambino" che eternamente rimane tale dinnanzi ai nostri occhi e che a furia di errori,evolve e si perfeziona in un mutar che non è perfetto, o per lo meno non come lo intendiamo noi, ma che è semplicemente efficace, concetto che spesso si trascura. Questa impercettibile falsa staticità non ci soddisfa. Esattamente come il bimbo che getta la torta sul fuoco.

Anonimo ha detto...

ma infatti più avanti pubblicherò un'altra robetta proprio su questo tema.. quella roba che te disevo sulla corsa.

mz

Anonimo ha detto...

Fra l'altro el buon Darwin (http://it.wikipedia.org/wiki/Darkwing_Duck) racconta:


Noi abbiamo notato che l'uomo, per mezzo dell'elezione, certamente può produrre grandi risultati e può adattare gli esseri organizzati ai propri bisogni, accumulando le variazioni leggere, ma vantaggiose, che la natura gli fornisce. Ora l'elezione naturale, come più tardi vedremo, è incessantemente in azione ed è incomparabilmente superiore ai deboli sforzi dell'uomo, come le opere della Natura lo sono rispetto a quelle dell'Arte.


GOSLAUD

can sboldro ha detto...

sempre Darwin:

"perchè l'elezione naturale non implica alcuna legge necessaria ed universale di progresso o di sviluppo; essa trae profitto solo dalle variazioni che si presentano e che sono benefiche ad ogni creatura, nelle sue complesse relazioni di esistenza. Ora, per quanto ci è dato conoscere, quale vantaggio potrebbe essere per un animaletto infusorio, per un verme intestinale, od anche per un verme di terra il possedere un'organizzazione elevata? Se ciò non fosse utile, queste forme non sarebbero perfezionate dall'elezione naturale, ovvero il perfezionamento sarebbe assai lieve; ed esse rimarrebbero indefinitamente nella presente loro condizione poco avanzata."

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