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sabato 16 gennaio 2010

Il Cristo del Solstizio d'Estate

Spina Christi
14 - Il Cristo del Solstizio d'Estate

Un quadro di 60 cm d'altezza per 70 di larghezza, una tela in una cornice scura, con dei modesti fregi dorati d'intorno.
In mezzo a tanto nero, all'oscurità dominante degli altri quadri, colpiva immediatamente l'esplosione di tanti colori, sapientemente incoronati l'uno nell'altro. Ed il tema del dipinto era gioioso, talmente solare da donare alla spiritualità con cui era intrecciato un profumo popolare, quasi pagano.
Al centro, certo, c'era il figlio di Dio, sulla croce - come al solito, come sempre. Ma la croce, ed il corpo stesso del Salvatore, erano coperti di fiori, sia spontanei che a modo di decorazione. Non v'era frivolezza: l'insieme portava piuttosto alla mente un'antica casa, o una lapide dimenticata, che sia stata divorata da rose selvatiche o dalle viole d'aprile, o stretta dal glicine o dal profumato gelsomino.
Sotto il mare di Fiori, Gesù è vivo - e l'autore lo rendeva noto coi stizziti contrasti cromatici del corpo che si intravede fra i fiori, un corpo che è pur sul confine dell'essere nient'altro che un contorno.  Ma non cedeva all'idea di divenire un simbolo, egli voleva vivere: sotto il mare di fiori, il corpo annaspava, quasi affogava ma senza mai resa - era vivo.
Attorno alla croce, benedetti dal cielo sereno, danzavano giovani e anziani, uomini forti e donne discinte, stringendo nella mano fiaschi di vino e i frutti della terra, cibi, fiori, e la mano dell'amato; i loro piedi scalzi alzavano i petali dei fiori del prato confondendoli con le farfalle e i colorati uccelli che carezzavano in volo l'erba. Danzavano formando tre cerchi attorno alla croce: ognuno di loro era il petalo di una gigantesca corolla, che proteggeva e dava slancio allo stame attorno a cui ruotava: la croce, ultimo anelito di questa vita, e futura speranza.
Dall'alto, con lo sguardo e col sorriso, Gesù benediceva i suoi fedeli - ma il suo sorriso era guastato da un'ombra incerta: ricordava un condottiero che, giunto all'apice del cammino, veda dinnanzi a sé il declino, e tuttavia non voglia guastare la speranza incosciente di chi, dietro, lo segue.

1 commenti:

can sboldro ha detto...

puntuale come trenitalia, un'altra puntata dell'avvincente saga dei quadretti de Gesù!!
Fra pochi episodi arriveremo all'epilogo in cui scopriremo chi è l'assassino e a chi andrà l'impero commerciale della famiglia Cristo.

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