Spina Christi
11 - Non tentare il Signore Dio tuo
Una tela, come tante altre priva di cornici, alta 40 cm e lunga 70. I tratti decisi, quasi meccanici, ed i colori vivi- forse acrilici- rivelavano la modernità del quadro, forse d'un autore contemporaneo. Mi stupii di trovare un oggetto dei nostri tempi in questo luogo; eppure non era fonte di contrasto: pareva anzi essere il fratello più giovane degli altri quadri- sarà stata l'aria rinchiusa della chiesa a corroderlo d'antichità e santità.
Ad occupare l'intero quadro v'erano due seni, rosei, pieni e freschi - e la pelle era giovane, tesa, profumata, tentatrice. I seni erano coperti a malapena, poco sopra i capezzoli, da un vestito di un rosso appena scurito, illuminato da riflessi di seta, e bordato da un sottile pizzo che ne accentuava l'erotismo, tanto ingenuamente quanto efficacemente; ed il vestito, con la malizia propria di chi conosce la propria bellezza, stringeva e sollevava i seni, sì che nessun uomo sarebbe resistito a tale provocazione.
Dal collo, fuori dalla composizione, pendeva una catenina d'oro, sottile, come lagrime di luce intrecciate l'una all'altra dalle mani di una bambina - e dove i due raggi d'oro si incontravano, appena sotto lo sterno, v'era una croce, d'oro anch'essa, come un monile, sullo stile della croce detta del Golgota, ma più lavorata, più ornata, in modo di accrescerne l'eleganza e la leggerezza.
E sulla croce d'oro, piccolo, distante, sfumato, era crocefisso il Cristo: un Cristo in colori naturali, quasi vero.
Era come se sul petto della giovane donna morisse davvero il Salvatore.
Ma era piccolo, distante, e quasi sfumato: e in tanto contesto, chi si soffermerebbe a guardarlo?
mercoledì 13 gennaio 2010
Non tentare il Signore Dio tuo
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