Per ingannar l'attesa fra un post e l'altro

Vi annoiate e non sapete cosa fare fra un aggiornamento e l'altro di questo blog?

Per bon?

No, veramente?

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sabato 31 luglio 2010

Le vecchie e le nuove religioni

L'uomo ha dentro il petto il senso di colpa, un piccolo nucleo d'un rosso bruciante.
Per incanalare questa energia in modo fruttuoso sorsero molti sistemi - fra questi il più importante fu probabilmente la religione.
Ma l'efficacia fu tale da permettere un controllo anche sull'uomo stesso.
Non passò molto che ci fu chi pensò che le religioni fossero da sempre state un sistema di controllo societario e politico, ed il senso di colpa un'invenzione del potere costituito, un fulcro su cui far leva per comandare meglio le masse.
Così si invoca la liberazione dalle religioni, credendo di disfarsi con esse anche del senso di colpa.
Ma questo continuerà a rimanere in noi, e ciò che avremo perduto sarà soltanto la guida che gli dava forma e direzione.

Forse dopo un periodo di confusione costruiremo un nuovo argine a questa forza impetuosa?
Ci adorneremo ridendo di nuove catene, chiamandole 'Libertà'?

venerdì 16 luglio 2010

D'altre vetrate

Sulle roccie sopra Trieste ho incontrato tempo addietro questo Algiroide



















Si potrebbe srivere un libro sull'arte e la matematica con cui le scaglie del suo corpo sono disposte;
si potrebbe scrivere un libro ma probabilmente mi stuferei a metà, quindi farò finta di concentrarmi sulla corazza che protegge la testa del nostro amico





























Che mano sapiente ha tracciato quelle linee?










































Socchiudendo e strizzando gli occhi e magari dopo due birrette e un gin-tonic vediamo subito la somiglianza con l'albero sephirotico della cabala (o cabbala, o qhabbalah, più 'h' ci sono e meglio è); ma non basta, le stesse linee le ritroviamo incise nella galbula del cipresso e nella molecola dell'amigdalina (tanto chi va a controllare?? fidatevi!!).

Dio è ovunque lo si cerchi, ma ultimamente i rettiliani di David Icke gli stanno  rubando la piazza.

giovedì 8 luglio 2010

PIĆAN

Anche l'uomo sa colorare la luce






















Al costo però di perdere, di consumare un po' di luce ad ogni passaggio

sabato 3 luglio 2010

Orlec

In quei luoghi il sole sa imporre il silenzio, appiattendo con violenza sulle rocce chiunque avesse la cattiva idea di uscire dal proprio riparo da mezzogiorno alle quattro del pomeriggio. E' così che nei luoghi aridi la cultura si forma attorno a un'alternanza di lavoro e periodi di assoluto riposo- un'inattività consapevole, un segno di rispetto verso la maestosa potenza dell'estate.

Tutto questo per dire che, in segno di rispetto verso la maestosa fiacca estiva, il presente blog va in semi-ferie!!!
Non si chiude, ma di tanto in tanto pubblicherò delle foto con un commento buttato lì, tanto per far credere alla gente che le vede che dietro ci sia chissà quale ricerca filosofica o mistica.

Cominciamo con una delle farfalle che veniva spesso in visita alle lavande di un orto di Orlec:















Le ali della farfalla riescono a colorare la luce, come il vetro di una vetrata


ma quell'occhio