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venerdì 19 febbraio 2010

Storielle Grottesche - 8

Secoli fa l'Imperatore, credendosi un dio, ordinò che non si movesse vento che non fosse favorevole all'Impero: fu istituito un Ministero del Vento, e grazie ad esso le piogge bagnavano sempre gentili i raccolti, gli inverni erano miti e la grandine si scaricava sulle cime dei monti, li dove non poteva causar rovina, ed il sole splendeva sulla felicità del popolo e sulla gloria del suo Sovrano. Successe però che le isole delle paludi salmastre del Sud, coperte dalla più fitta vegetazione e abitate da gente seclusa, vennero dimenticate: e su esse si accumularono lentamente pesanti e immobili nubi, e mai il vento veniva a sgraviarle in pioggia; passato il tempo d'un anno le isole erano coperte della più scura notte perpetua.

In breve l'intera vegetazione d'un tempo morì; ma al suo posto cresceva un altrettanto rigogliosa selva. Soltanto, i nuovi alberi, fiori pianti e foglie erano tutti, interamente, bianchi, d'un bianco spento simile all'avorio vecchio, e non cresceva verso l'alto, ma seguiva vie contorte di mistero.
Chi non soppravvisse a quella notte infinita fu invece il popolo delle isole: già dalla terza generazione avevano abbandonato l'uso di candele e lumi, giacchè la vista li aveva progresivamente lasciati; Svilupparono invece a tal punto la musica, e in special modo il canto, da farne una sorta di religione: e il migliore fra loro divenne il loro Sacerdote Supremo.

A tal punto divenne divina la sua voce (dissero ad un certo punto che la voce era di Dio, e lui un misero tramite) che i sacerdoti decretarono il popolo non degno d'ascoltarla: e sotto la guida attenta dei sacerdoti ognuno del popolo bruciò col fuoco il proprio udito, che non sentisse più quel canto terribile e meraviglioso che era Dio.

Presto anche i sacerdoti riservarono a se stessi la medesima sorte; e persino il Gran Sacerdote, per ultimo, si tolse l'udito.

Dicono i viaggiatori che, negli ultimi anni, del popolo delle Isole Bianche non restava altro che un branco di sordi in adorazione di un vecchio sordo che lanciava roche grida sgraziate: fu così che quel popolo, privato di tutto, vide la fine, giunto troppo in fondo all'abisso, e troppo vicino a Dio.

Quattrocento anni dopo il Ministero dei Venti venne sciolto, giacchè non era che una vecchia superstizione; e i venti, di nuovo liberi, sparsero e sciolsero le nuvole immani delle paludi salmastre.
La selva bianca non resistette al Sole, ed arse come neve a primavera; ma già fra i pallidi cadaveri verdi germogli crescevano.

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