La verità per i greci era l' a-letheia, ciò che non si dimentica- ciò che fugge alle acque del Lete.
Nel corso della storia umana sono innumerevoli le perdite patite dalla cultura a causa di danni da guerra, calamità naturali, o semplicemente d'incuria: chiese e monumenti in rovina, intere biblioteche bruciate, scuole di tradizione millenaria svanite come polvere.
In maniera simile agisce nell'uomo l'oblio: l'uomo ha infatti la condanna ed il dono di dimenticare.
Come ogni funzione psichica importante, anche questa ha una propria autonomia dalla coscienza e dalla sua volontà; e per questo talvolta l'oblio è visto da queste come un rivale, o un nemico: ma pensate cosa ne sarebbe d'un uomo se fosse costretto a ricordare ogni cosa che vede, sente, pensa e prova, anche le più minuscole e insignificanti!
martedì 13 aprile 2010
L'incendio del Tempo
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2 commenti:
Sono sicuro che l'interpretazione di Aletheia proposta non sia esatta; tuttavià è bella, e questo è ciò che importa.
Per quanto riguarda l'incendio:
il fuoco ha funzione trasformativa- ma è anche un vaglio fra quanto rimane nel tempo e quanto in esso si perde (Ignis Aurum Probat, Miseria Fortes Viros)
mz
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/47/Abbazia.jpg
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