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martedì 2 ottobre 2012

Il contrabbandiere di libero arbitrio

Solo Dio, in quanto causa prima, è veramente libero; tutto il resto del creato sottostà al suo volere, per gradazioni sempre più stringenti man mano che ci si allontana da Lui.
Fra il Trono in cui Dio risiede e la terra in cui abitano gli uomini ci sono sette cieli, attraversando i quali la parola d’amore di Dio diviene progressivamente un ferreo ed immutabile ordine.
Il primo cielo è la Libertà, su cui poggia il Trono divino; il secondo cielo è la Volontà, il terzo l’Azione, il quarto la Regola, il quinto ed il sesto rispettivamente la Causa e l’Effetto; l’ultimo, che giunge a toccare la terra, è il Determinismo.
Gli atti, i pensieri e le speranze degli uomini sono dunque vani: già prima dell’eternità Dio ha prestabilito per ognuno di essi il corso della loro vita, ed anche la loro destinazione e ricompensa nell’aldilà.
Ma ci sono alcuni uomini che nonostante i rischi ed i pericoli riescono ogni giorno a contrabbandare piccole quantità di libero arbitrio. E’ rischioso: se venissero presi sul fatto, chissà in quali tremende punizioni divine potrebbero incorrere!
Non è certo facile aggirare tutti le dogane dei sette cieli, ma non è neanche impossibile. La Volontà è assorbita in sì stessa, e non bada per nulla agli altri, mentre l’Azione non ha mai tempo a sufficienza per indagare ciò che non la riguarda. Le regole sono come le maglie d’una rete: bloccano ed invischiano, ma se si è sufficientemente piccoli ed agili si può riuscire a sgattaiolare fra i buchi lasciati fra una e l’altra. Così, sapendo già la finalità che si vuole ottenere, si può creare ad arte le cause necessarie per raggiungerle.
Così questi contrabbandieri riescono a portare agli uomini alcune briciole di libero arbitrio, che di diritto spetterebbe solo a Dio. Non lo fanno certo per denaro: i guadagni sono molto scarsi, specialmente se paragonati ai rischi e alla fatica. Forse lo fanno per passione, o per senso del dovere, chissà. Forse le loro azioni rispondono ad un comando divino, a loro stessa insaputa; forse Dio li usa come dei mezzi inconsapevoli, per far gustare all’uomo il dolce e crudele peso della Libertà.

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